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Indicatori in crescita per l’economia circolari: le evidenze del Rapporto Sostenibilità 2020 di Utilitalia

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Rilasciato da Federazione Utilities (utilitalia) il consueto rapporto di sostenibilità, riferito all’annualità 2020. Gli indicatori mostrano un economia circolare in buona salute.

Il rapporto

Investimenti nella digitalizzazione e processi di decarbonizzazione sono in aumento: lo rileva Utilitalia che, mediante la Federazione delle imprese di acqua, ambiente e energia, in collaborazione con la Fondazione Utilitatis, ha diramato un nuovo rapporto, sulla base dei dati raccolti tra le proprie associate, da cui deriva una spiccata tendenza del nostro sistema ad essere circolare.

Che cos’è Utilitalia

Utilitalia è la Federazione che riunisce le Aziende operanti nei servizi pubblici dell’Acqua, dell’Ambiente, dell’Energia Elettrica e del Gas, rappresentandole presso le Istituzioni nazionali ed europee. Nasce dalla fusione di Federutility (servizi energetici e idrici) e di Federambiente (servizi ambientali).

Il campione

L’indagine è stata svolta sulle Aziende associate, che rappresentano l’l’84% dei ricavi complessivi e il 77% dei lavoratori del settore

I risultati dell’indagine

I dati parlano di investimenti annuali nella digitalizzazione pari a 342 milioni di euro, mentre quelli per decarbonizzare l’economia, ovvero i relativi processi produttivi, sono pari a 450 milioni; in generale, a beneficiare la circolarità dell’economia, per cui le aziende coinvolte nell’indagine hanno investito complessivamente, nell’annualità considerata, circa 280 milioni.

Altro fatto significativo è legato allo svolgimento delle raccolte differenziate: ridotte le perdite di rete alla raccolta differenziata, le imprese più votate alla sostenibilità sono quelle che ottengono performance migliori.

Le evidenze

Interessante quanto emerge dal Rapporto, per cui tutti gli indicatori di circolarità sono in crescita rispetto al 2019:

  • valore aggiunto del settore (pari a 10,4 miliardi di euro);
  • digitalizzazione (investimenti sono stati pari a 342 milioni (6,2 euro per abitante));
  • reti idriche distrettualizzate (circa 57.000 chilometri quadrati di reti idriche distrettualizzate);
  • contatori intelligenti del gas installati (circa 3 milioni, pari al 67% del totale);
  • investimenti per la decabornizzazione (circa 450 milioni, pari a 8,2 euro per abitante);
  • salute e alla sicurezza sul lavoro(il 60% delle aziende monitorano i near miss, i mancati incidenti);
  • parità di genere (la percentuale di donne nei consigli di amministrazione arriva al 34,2%).

Focus sui singoli settori

Il rapporto analizza anche le prospettive dei singoli settori di interesse dell’associazione, per cui vengono valutate le le performance nei settori acqua, rifiuti e energia rispetto a diversi parametri, in rapporto ai target fissati dalla normativa primaria e sussidiaria comunitaria e italiana.

Settore energia

Sul fronte dell’energia, gli investimenti per abitante delle “Utilitalia 15” sono passati tra il 2018 e il 2019 da 60 a 74 euro e gli smart meter gas in esercizio dal 48% al 70%.

Settore Acqua

Nel caso dell’acqua, le perdite di rete in Italia si assestano al 42%, dato che scende al 37% nel caso delle “Utilitalia 15”; mentre il dato nazionale sulla qualità dell’acqua depurata passa dall’87% al 91% delle migliori 15 aziende.

Settore rifiuti

Per quanto riguarda i rifiuti, la raccolta differenziata delle aziende più votate alla sostenibilità raggiunge il 69% (contro una media italiana del 61%), mentre lo smaltimento in discarica crolla al 4% (media italiana 21%).

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