Formazione e Consulenza sull'Ambiente, energie rinnovabili e rifiuti

Innovazione e sostenibilità binari della transizione

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Presentato a Roma il tredicesimo rapporto dell’osservatorio sull’innovazione energetica, nel corso dell’evento “il futuro dell’energia. innovazione e sostenibilità binari della transizione”, che si è tenuto lo scorso 16 luglio e rilasciato da I-com, l’istituto per la competitività.

iCOM

L’Istituto per la Competitività (I-Com) è un think tank fondato nel 2005 da un gruppo di studiosi, professionisti e manager con sede a Roma e a Bruxelles. L’obiettivo di I-Com è promuovere temi e analisi sulla competitività in chiave innovativa all’interno del quadro politico-economico italiano, europeo e internazionale. I principali settori di interesse di I-Com sono: digitale, energia, innovazione, salute e istituzioni. Nel luglio 2017 l’Istituto per la Competitività ha aderito al Global Trade and Innovation Policy Alliance, una rete internazionale di think tank attivi sui temi dell’innovazione. Il presidente di I-Com è l’economista Stefano da Empoli.

Il tema

Nel corso dell’evento, è stata un’analisi sulla ricerca e sullo sviluppo, estesa alla mobilità, sempre più sostenibile, includendo altri ambiti diffuso impatto, come binomio energia e digitalizzazione, ho nuove applicazioni per l’uso il consumo, la produzione, e anche la proprietà.

Gli argomenti trattati

Il rapporto, rilasciato da iCOM istituto per la competitività, include i seguenti argomenti.

È stata analizzata la Attività brevettuale, a livello mondiale, esaminando uno spaccato sui brevetti rilasciati in campo energetico e realizzando un focus riguardante le tecnologie per la generazione di energia elettrica.

È stato affrontato il tema della mobilità sostenibile, sottolineando che, solamente nel 2019, sono stati rilasciati, dall’Ufficio Europeo Brevetti (EPO), ben 32.200 brevetti.

Le questioni riguardanti le emissioni di anidride carbonica (ed in generale di gas climalteranti da automobili e veicoli commerciali), sono state prese in considerazione, sottolineando che gli obiettivi limitazione alla loro produzione dovrebbero essere ancora più stringenti di quanto in realtà lo sono.

Anche un focus sulla realizzazione della produzione di energia ai fini di mobilità a partire dall’ idrogeno, indicato quale una soluzione sostenibile per i mezzi pesanti a lungo raggio (dove meno efficace è l’elettrificazione), ma anche potenzialmente dai bus, dai veicoli commerciali leggeri, dai treni, dei mezzi di movimentazione merci, ed auto di media grande taglia.

È stato sottolineato, nel rapporto, che le pubbliche amministrazioni hanno un compito di primaria importanza nel processo di “maturazione digitale”, in quanto sono i primi soggetti essere chiamati a cogliere le opportunità in termini di semplificazione, efficacia, e deficienza della procedura amministrativa, che la digitalizzazione può potenzialmente assicurare.

Viene anche posto in evidenza come la disciplina normativa comunitaria, a riguardo dello sviluppo dei gruppi di autoconsumo collettivo e delle comunità energetiche rinnovabili, si sia significativamente evoluta in tale direzione, attraverso l’implementazione della Direttiva Red II.

Da ultimo il rapporto evidenzia la continua crescita delle startup dedicate alla produzione di energia a partire da fonti rinnovabili (raggiunta quota 12200 in generale, ed in particolare quota 1780 per questa particolare categoria).

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