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MISE: al via il nuovo bando “macchinari innovativi”

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È stato pubblicato il decreto direttoriale 26 marzo 2021 che definisce i termini di apertura del secondo dei due sportelli per la presentazione delle domande di agevolazione di cui al Nuovo bando “Macchinari innovativi”.

In cosa consiste?

Con il Decreto ministeriale (art. 3, c.2, DM 30 ottobre 2019), vengono confermate integralmente le modalità operative per l’attuazione dell’intervento già previste dal Decreto Direttoriale 23 giugno 2020.

Il bando si pone come obiettivo quello della realizzazione di programmi di investimento diretti a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa ovvero a favorire la transizione del settore manifatturiero verso il paradigma dell’economia circolare, nel sud Italia, ed in particolare nei territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

L’obiettivo strategico perseguito

Sotto un profilo strategico, la nuova misura predisposta dal MISE ambisce ad aumentare il livello di efficienza e di flessibilità dell’impresa nello svolgimento dell’attività economica, consentendo l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché quello di programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali,

La dotazione finanziaria

La dotazione finanziaria prevista per l’apertura del secondo sportello, a valere sull’Asse III, Azione 3.1.1 del Programma operativo nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR, è pari a euro 132.500.000,00[1].

Chi può accedere ai finanziamenti

Micro, piccole e medie imprese (PMI)

Beneficiari della misura sono micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda soddisfano le seguenti condizioni.

  1. sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese, sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
  2. sono in regime di contabilità ordinaria e dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese, ovvero hanno presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
  3. sono in regola con la normativa vigente in materia di edilizia ed urbanistica, del lavoro e della salvaguardia dell’ambiente, nonché con gli obblighi contributivi;
  4. non hanno effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento;
  5. non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  6. non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà.

Liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali

Possono accedere anche i liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali individuate nell’elenco tenuto dal MISE (ex L. n. 4/2013), e in possesso dell’attestazione rilasciata in ottemperanza alla medesima legge[2].

Imprese fino a un massimo di sei soggetti co-proponenti

L’elenco dei beneficiari non si esaurisce così. Infatti, il MISE include anche le imprese, fino a un massimo di sei soggetti co-proponenti, in possesso dei requisiti previsti dalla normativa che aderiscono ad un contratto di rete a condizione che tale contratto configuri una collaborazione effettiva, stabile e coerente con gli obiettivi di rafforzamento della competitività e di sviluppo tecnologico connessi alla realizzazione dei programmi proposti, con l’obiettivo di fine di facilitare l’accesso alle agevolazioni di soggetti che realizzano programmi di investimento caratterizzati da comuni obiettivi di sviluppo.

Attività economiche ammesse

Individuate le categorie, occorre chiarire anche le attività economiche ammesse, con riferimento a:

  • siderurgia;
  • estrazione del carbone;
  • costruzione navale;
  • fabbricazione delle fibre sintetiche;
  • trasporti e relative infrastrutture;
  • produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture.

Sono inoltre ammesse le attività di servizi alle imprese elencate nell’allegato 3 del decreto ministeriale 30 ottobre 2019.

Per maggiori informazioni

Per avere maggiori informazioni su:

  • Oggetto del finanziamento
  •  spese correlate ai programmi di investimento
  • Agevolazioni

potete visitare la pagina dedicata del bando, cliccando qui.

[1] L’intervento agevolativo è stato definito nell’ambito del Programma operativo nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR per cui permette di attivare risorse comunitarie già stanziate.

[2] In attuazione delle normative vigenti in materia di accesso ai fondi strutturali e in particolare delle disposizioni introdotte dall’articolo 1, comma 821 della Legge di Stabilità 2016.

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