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PNRR: Confindustria Cisambiente audita lunedì 21 giugno, presso le Commissioni riunite della Camera

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Le Commissioni riunite Affari costituzionali e Ambiente, presso l’aula della Commissione Ambiente, hanno svolto le audizioni, in videoconferenza, nell’ambito dell’esame del Dl 77/2021, C. 3146 Governo, sulla governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure, anche dei rappresentanti di Confindustria Cisambiente. L’appuntamento è stato trasmesso in diretta anche sul canale satellitare. Nell’occasione, Stefano Sassone si è soffermato sulla proposta di semplificazione amministrativa, tariffaria e relativa alla governance dell’igiene ambientale, spiegati nel seguito dell’articolo.

Semplificazione procedure amministrative

Con il DL 77, il Governo ha varato un Decreto che si pone l’obiettivo di agevolare il raggiungimento del PNRR, del PNIEC, e del Piano Nazionale per gli investimenti.  Sarebbe opportuno, nel quadro di una semplificazione complessiva, estendere il contingentamento straordinario, anche alle situazioni ordinarie che si verifichino nell’impiantistica dedicata ai rifiuti.

Semplificazione regolamentazione tariffaria igiene urbana ed impianti

Posto che una regolamentazione tariffaria così fissata da ARERA (basata sul principio di eterointegrazione, il quale prevede che il canone d’appalto, qualora superiore al valore stabilito come limite dal metodo analitico-tariffario di ARERA, debba essere tagliato, e, al contrario, laddove inferiore, non è decurtato), debba essere rivista, in quanto sembrerebbe essere piu’ aderente e idonea per un mercato dove il meccanismo di affidamento è quello della concessione e gli attori sono rappresentati dalle grandi multi-utilities (laddove il mercato dell’igiene urbana è uno basato sugli appalti / affidamenti del servizio, e non sul meccanismo della concessione), si richiede che, nell’ambito della semplificazione delle procedure, vengano stabiliti periodi transitori (fino alla conclusione dei contratti in essere).

Occorre regolamentare in maniera differente il contributo di funzionamento dell’Autorità nel senso di farlo gravare esclusivamente sui concessionari e non su tutti gli altri soggetti inseriti nel ciclo integrato di raccolta e di trattamento. E ciò sia per ragioni di equità, sia per evitare la moltiplicazione di introiti a beneficio dell’Autorità gravanti sul medesimo fatturato.

Occorre che venga condivisa, in un tavolo programmatico ed alla presenza degli altri operatori del settore e sigle sindacali, una nuova modalità di gestione e rappresentazione dei dati necessari per la compilazione del P.E.F.

Semplificazione governance programmazione statale e pianificazione regionale

Traendo spunto In merito all’esaustività delle condizioni enucleate ai fini dell’identificazione degli impianti di chiusura del ciclo “minimi” nell’ambito della regolamentazione tariffaria di ARERA, riteniamo che, a tal fine, il Programma Nazionale Rifiuti scaturito dal recepimento del Circular Economy Package, possa semplificare in modo rilevante la definizione del quadro impiantistico nazionale, fornendo vere e proprie linee guida alle Regioni per raggiungere tale scopo, e realizzare i principi dell’autosufficienza impiantistica e della prossimità degli impianti ai luoghi di produzione.

In tal senso sarebbe opportuno creare una cabina di regia, che periodicamente possa fornire, a supporto delle scelte del Ministero della Transizione Ecologica, conoscenze e competenze per agevolare l’attività di programmazione.

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