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Record di recupero come materia degli imballaggi

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Il CONAI annuncia performance di assoluto rilievo per il recupero dei rifiuti di imballaggi. Il 73% dei rifiuti originati dal loro utilizzo vengono riciclati, è un dato mai visto in Italia.

Il contesto

Il dato rappresenta una piacevole sorpresa perché maturato durante il periodo della pandemia: l’aumento, rispetto alla precedente annualità considerata, il 2019, è pari a +3%.

 I dati riscontrati nel 2020

 Il valore aggregato

 Senza dubbio fa impressione il dato relativo al valore assoluto del quantitativo riciclato. Si tratta di quasi 10 milioni tonnellate, su una base di partenza pari a 13 milioni immesse al consumo, in diminuzione del 4% rispetto al 2019, a causa della contrazione dell’immesso al consumo degli imballaggi terziari (ovvero quelli destinati ed utilizzati dalle imprese) pack destinati ai settori commerciali e industriali.

Ma grazie alla crescita della raccolta differenziata urbana, che ha fatto da traino e non è stata messa in crisi dalle difficoltà seguite al lockdown e alle restrizioni, le quantità riciclate non sono diminuite.

Il valore disaggregato

In merito alle singole filiere dei materiali che compongono gli imballaggi, CONAI segnala, in termini assoluti, la seguente quantità di materiale recuperato da:

  • acciaio, pari a 371 kton;
  • allumini, pari a 47 kton;
  • carta, pari a 4000 Kton;
  • legno, pari a 1873 kton;
  • plastica, pari a 1076 kton;
  • vetro, pari a 2143 kton.

Sommando ai numeri del riciclo quelli del recupero energetico, il totale di imballaggi sottratti alla discarica cresce e si avvicina all’84% (83,7%). Un totale di quasi 11 milioni di tonnellate.

Riciclaggio e obiettivi europei

Non si tratta di una novità, era già noto da tempo, ma il rapporto è l’occasione per confermarlo.

L’Italia ha raggiunto, con largo anticipo, gli obiettivi comunitari previsti, in media dalla UE, sul recupero degli imballaggi: con il 73,3% fatto registrato nel 2019, il nostro Paese raggiunge, con ben 5 anni di anticipo il target fissato dalla UE, pari al 65%.

E lo stesso dato, salvo quello della plastica, dimostra il raggiungimento dell’obiettivo per ciascun materiale.

Il dato disaggregato per macroaree

I conferimenti dei rifiuti di imballaggio a CONAI nel 2020 sono cresciuti in tutta Italia. Piccoli gli scostamenti percentuali fra macro-aree geografiche.

La crescita è guidata dal Nord del Paese, che mette a segno un +6% di imballaggi affidati al sistema consortile in modo differenziato rispetto al 2019. In totale, oltre 2 milioni e 840mila tonnellate

Quasi uguale l’aumento dei conferimenti da parte delle Regioni del Sud: +5% rispetto al 2019, complessivamente più di 1 milione e 510mila tonnellate.

+4% la crescita del Centro Italia, che sfiora il milione di tonnellate conferite in modo differenziato.

Le dichiarazioni

«È un record» conferma il presidente del Consorzio Nazionale Imballaggi Luca Ruini. «Il tasso di riciclo più alto che il nostro Paese abbia conosciuto. Le nostre prime stime, a inizio anno, parlavano di un 71%: alcuni di noi lo vedevano come un eccesso di ottimismo per un anno difficile come il 2020. Invece, le previsioni si sono rivelate addirittura troppo prudenti».

«Risorse che provengono dalle aziende consorziate» spiega il presidente Ruini. «Sono loro a farsi carico dei costi da sostenere per gestire il fine vita degli imballaggi che immettono sul mercato. Affinché, quando diventano rifiuti, quegli imballaggi non finiscano in discarica con un enorme impatto ambientale. I 654 milioni trasferiti ai Comuni italiani coprono una percentuale significativa della spesa sostenuta per la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio: questi rappresentano il 28% dei rifiuti urbani e assimilati e il 7% dei rifiuti totali prodotti nel nostro Paese».

«Quello del CONAI è un risultato importantissimo, che ci fa capire che siamo nella direzione giusta» afferma Laura D’Aprile, capo dipartimento transizione ecologica e investimenti verdi del Ministero della Transizione Ecologica. «Nel riciclo degli imballaggi l’Italia conferma la sua leadership traguardando in anticipo di quattro anni gli obiettivi comunitari; il Sud cresce quasi quanto il Nord e verrà ulteriormente supportato con gli investimenti previsti nel PNRR; il raggiungimento degli obiettivi consente di corrispondere ai Comuni contributi che vanno a ridurre le tariffe, a vantaggio dei cittadini. Questo traguardo ci dice anche che il sistema CONAI è un modello vincente: ringrazio il presidente Ruini per la competenza

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