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Sentenza della Corte di Cassazione sui “Modelli 231”: responsabilità per il vantaggio economico sufficiente per violazione norme sicurezza sui luoghi di lavoro

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“Modelli Organizzativi e gestionali 231” (“MOG 231”): la responsabilità per il vantaggio economico viene ritenuta dalla Corte di Cassazione come sufficiente per la violazione colposa delle norme sicurezza sui luoghi di lavoro.

Cosa sono i MOG 231?

Con una recente sentenza (la n. 38363 del  9 agosto 2018) la Corte di Cassazione stabilisce che, nel caso di violazione della disciplina normativa antinfortunistica, anche se colposa, nel caso si manifesti, a favore dell’Ente autore del reato (es.: un impresa operativa nel campo della gestione dei rifiuti), un vantaggio economico, ad essa viene attribuita una “responsabilità amministrativa 231”.

Ma cosa sono i MOG? E quale responsabilità introducono nell’ordinamento?

Il modello di organizzazione e gestione (o “modello ex d.Lgs. n. 231/2001”) è un modello organizzativo adottato da persona giuridica, o associazione priva di personalità giuridica, volto a prevenire la responsabilità penale degli enti.

Il regime di responsabilità “da reato” è un regime introdotto dal D. Lgs. n. 231/01 (c.d. “responsabilità amministrativa 231”), derivante dalla commissione o tentata commissione di determinate fattispecie di reato nell’interesse o a vantaggio degli enti stessi.

La responsabilità ex D. Lgs. n. 231 si affianca alla responsabilità penale della persona fisica che ha commesso il reato.

L’introduzione di questo nuovo ed autonomo tipo di responsabilità consente di colpire direttamente il patrimonio degli enti che abbiano tratto un vantaggio dalla commissione di determinati reati da parte delle persone fisiche autori materiali dell’illecito penalmente rilevante – che “impersonano” la società o che operano, comunque, nell’interesse di quest’ultimo.

Contenuto della sentenza

La Corte conferma la sentenza di appello che aveva condannato un Ente, che aveva violato le prescrizioni ex art. 25-speties del Decreto in oggetto (che riguarda, appunto, il reato di omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro), per cui era stata originata una violazione delle norme antinfortunistiche che avevano provocato lesioni mortali ad un operaio durante l’utilizzo di un macchinario.

La  responsabilità amministrativa in oggetto si manifesta qualora venga dimostrata la reiterata violazione delle norme antinfortunistiche, anche se non vi è manifestazione di volontà, ovvero sia “colposa”.