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Abrogazione del SISTRI: quale futuro per la tracciabilità dei rifiuti.

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Con la pubblicazione del DL “Semplificazioni” da parte del Governo lo scorso Dicembre 2018 va definitivamente in pensione il SISTRI così come lo conosciamo oggi. Vediamo le principali evidenze dell’atto e cosa cambia per gli operatori.

 

Cosa riporta il DL Semplificazioni

 

Il Governo, andando incontro alle esigenze degli Operatori che ne hanno sempre denunciato i malfunzionamenti, ha provveduto ad eliminare il SISTRI, dopo quasi 10 anni di travagliata esistenza, contraddistinta da farraginosità sul piano hardware e software.

 

In particolare, con l’articolo 6 (recante “Disposizioni in merito alla tracciabilità dei dati ambientali inerenti rifiuti”), l’esecutivo provvede ad abrogare, a partire dall’inizio del 2019, il sistema informatico di tracciabilità (SISTRI) precisando che non sono dovuti i contributi annuali , conseguentemente, non sono dovuti i contributi per il suo funzionamento, per cui, quelli del 2018, compresi quelli eventualmente versati oltre la data del 31 dicembre 2018, sono riassegnati, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, all’apposito capitolo dello stato di previsione del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

 

Quale il futuro del SISTRI?

 

Inoltre, si prevede che un nuovo sistema venga organizzato e gestito, questa volta direttamente, dal Ministero dell’ambiente, i soggetti che sono obbligati a farlo, dovranno garantire la tracciabilità dei rifiuti effettuando gli adempimenti previsti dalla compilazione di registri, formulari e modelli unici di dichiarazione ambientale.

 

Quale il presente della tracciabilità dei rifiuti?

 

Pertanto, rimane in piedi un solo sistema per l’effettuazione degli obblighi di tracciabilità dei rifiuti, costituito dalla compilazione di alcuni documenti, rappresentati da Registri, Formulari, e comunicazioni del Modello Unico di Dichiarazione ambientale (“MUD”). Peraltro, si segnala che il tracciato record dei primi due verrà modificato ed integrato, ai fini di agevolare la digitalizzazione delle informazioni che sono contenute in essi.