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ARERA: dall’emergenza un nuovo approccio sui rifiuti

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Con un comunicato stampa del 6 aprile 2020, ARERA ha invitato le Istituzioni ad assumere scelte che riverberino i suoi effetti nel luogo periodo, improntate ai principi di trasparenza.

Il comunicato stampa

All’incipit del documento, l’Autorità per le Reti, l’Energia e l’Ambiente prende atto delle difficoltà di gestione relative ai rifiuti legati all’emergenza Covid-19, e mette in evidenza il suo impegno nel  monitorare le necessità dei consumatori.
Ciò dovrà essere svolto al fine di evitare fenomeni inflattivi, ovvero indiscriminati aumenti di prezzo, e, allo stesso tempo, di contemperare le esigenze che manifestano gli Enti locali e le aziende di raccolta e trattamento dei rifiuti urbani.

ARERA sottolinea che la situazione emergenziale richiede che in questo momento non venga abbassata la guardia sugli obiettivi di trasparenza e di sviluppo industriale del settore, “in quanto è proprio in questa situazione di emergenza che possono prendere il sopravvento gli elementi di opacità e di inefficienza, spesso indotta, che da molto tempo condizionano pesantemente alcune aree del Paese in tema di rifiuti”.

Inoltre si aggiunge che, alla luce della gravità della situazione, devono essere realizzati sforzi a livello congiunto con la partecipazione di tutti i livelli di governo coinvolti, dei gestori e dell’intera filiera del settore. Uno sforzo per restare il più possibile vicini alla normalità, evitando di frenare un processo di miglioramento ormai avviato.

I passaggi significativi del comunicato

Un passaggio significativo del comunicato, con il quale l’Autorità manifesta le sue prossime mosse in tema di regolamentazione del settore dei rifiuti, riguarda i costi sostenuti nell’erogazione delle attività di gestione dei rifiuti,

ARERA precisa infatti che la regolazione in atto “sta consentendo di “misurare” il settore, di valutare i singoli elementi gestionali, anche riconoscendo costi straordinari quando ci sono situazioni di difficoltà temporanee, come quelle attuali. La regolazione rende più evidente e tracciabile ogni fase e i relativi costi della raccolta, del trasporto e del trattamento, anche – purtroppo – laddove gli impianti di trattamento non esistono e obbligano a viaggi verso altri Paesi che oggi, in emergenza, non accolgono i nostri rifiuti”.

Da ultimo si evidenzia come il settore sia “in una fase di stress, di fronte alla quale il parere tecnico dell’Autorità è quello di mantenere il timone nella rotta individuata, verso un sistema industriale che chiuda il ciclo dei rifiuti e rispetti i principi di sostenibilità economica e ambientale previsti dall’Unione Europea”.