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Economia Circolare dei rifiuti e potenzialità biobased: l’intervento di Stefano Sassone (Cisambiente Confindustria) al Webinar “Filiera Biobased 100% Made in Italy”

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Durante il webinar “Filiera Biobased 100% Made in Italy – la case history di Forever Bambù”, svoltosi nell’ambito della Settimana della Bioeconomia, Stefano Sassone, Direttore Area Tecnica di Confindustria Cisambiente, ha offerto un’approfondita analisi sull’economia circolare dei rifiuti. L’intervento ha messo in luce lo stato dell’arte, le sfide e le opportunità per la trasformazione dei rifiuti in risorse, con un focus particolare sui flussi di interesse per una filiera biobased nazionale, come il biometano e l’idrogeno verde.

Report dell’Intervento

Nell’ambito della Settimana della Bioeconomia, l’intervento di Stefano Sassone, Direttore Area Tecnica di Confindustria Cisambiente, al webinar “Filiera Biobased 100% Made in Italy – la case history di Forever Bambù”, ha rappresentato un momento chiave per approfondire lo stato dell’arte e le prospettive dell’economia circolare applicata ai rifiuti in Italia. Dalla sua presentazione è emersa un’analisi dettagliata delle sfide e delle opportunità per trasformare i rifiuti in preziose risorse, con un focus specifico sui flussi di interesse per una filiera biobased nazionale.

 

I Pilastri dell’Intervento del Dott. Sassone

Durante il suo speech, il Dott. Sassone ha illustrato i concetti fondamentali della circolarità, partendo dal riconoscimento del ruolo primario delle risorse ambientali nel sistema economico e sociale. “L’ambiente,” ha sottolineato Sassone, “non è solo il luogo da cui trarre risorse o dove depositare scarti, ma una fonte essenziale di servizi per l’umanità, che dobbiamo gestire secondo la logica della ‘triple bottom line’ per limitare ogni perdita”.

Un passaggio cruciale del suo intervento ha riguardato l’applicazione dei principi dell’economia circolare al mondo dei rifiuti, con particolare attenzione alla valorizzazione degli scarti biodegradabili. “L’obiettivo,” ha spiegato il Direttore Tecnico di Confindustria Cisambiente, “è trasformare ciò che un tempo era considerato ‘rifiuto’ in una risorsa preziosa, conservando i materiali all’interno del ciclo economico il più a lungo possibile”. Si è fatto riferimento alla “gerarchia dei rifiuti” come sequenza di azioni virtuose per realizzare una vera “società del riciclo”.

 

Riflettori su Biometano e Idrogeno da Rifiuti

Una parte significativa della presentazione è stata dedicata alle potenzialità del “waste to energy”, con un’analisi specifica di due vettori energetici chiave per la decarbonizzazione: il biometano e l’idrogeno ottenuti da rifiuti organici (FORSU).

  • Sul Biometano: Sassone ha evidenziato come questo gas rinnovabile, originato dalla digestione anaerobica della FORSU, rappresenti una risorsa strategica. “Il biometano offre vantaggi ambientali rilevanti, riducendo le emissioni di CO2​ e il volume dei rifiuti in discarica”, ha commentato Sassone. Tuttavia, non ha mancato di analizzare le criticità: “Nonostante l’elevato potenziale, la diffusione degli impianti procede a rilento a causa di complessità autorizzative e della sindrome NIMBY”. Sono stati presentati dati ISPRA che mostrano un potenziale ancora non pienamente sfruttato, con solo una frazione degli impianti di trattamento FORSU dotati di sistemi di upgrading a biometano.
  • Sull’Idrogeno Verde: L’intervento ha toccato anche il ruolo dell’idrogeno come vettore energetico cruciale, specialmente quello prodotto da rifiuti. “L’idrogeno,” ha affermato Sassone, “è indispensabile per la decarbonizzazione dei settori ‘hard-to-abate’ e la sua produzione da rifiuti si inserisce perfettamente in una strategia di economia circolare”. Sono state illustrate le linee guida della strategia nazionale sull’idrogeno e i benefici attesi. “L’Italia ha un piano ambizioso per sviluppare ‘Hydrogen Valleys’ e infrastrutture dedicate; l’idrogeno da rifiuti ha dimostrato di poter giocare un ruolo fondamentale in questo scenario, offrendo energia pulita e contribuendo agli obiettivi comunitari”.

Il Dott. Sassone ha concluso sottolineando come la transizione verso un’economia realmente circolare richieda un impegno corale, che coinvolga istituzioni, imprese e cittadini, e come il supporto a filiere innovative, come quella biobased, sia fondamentale per la competitività e la sostenibilità del sistema Italia.