Con una valutazione consuntiva proposta da EIONET, emerge che solo pochi paesi della Comunità europea trasferiscono alle pubbliche istituzioni UE i dati ambientali necessari per poter realizzare valide politiche economiche sul punto. Vediamo le principali evidenze emerse.
Che cos’è EIONET?
Innanzitutto, EIONET rappresenta la rete europea di informazione e osservazione sull’ambiente (Eionet) rappresenta un network di partenariato dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA), e dei suoi paesi membri e cooperanti.
Obiettivo del documento
EIONET, nel corso del 2020, ha raccolto i dati 2020 relativi ad 11 flussi per 6 differenti aree: qualità dell’aria, emissioni atmosferiche, biodiversità, mitigazione dei cambiamenti climatici, inquinamento industriale, acqua (comprese acque di balneazione, acque interne, marine strategy e trattamento delle acque reflue urbane).
Si tratta di mostrare i progressi rispetto ai criteri di rendicontazione concordati (tempestività e qualità dei dati) per consentire ai Paesi membri della Comunità europea il compito di individuare e, in modo correlato, assegnare la priorità alle risorse di cui hanno bisogno, per le regolari procedure di comunicazione.
Si tratta anche di consentire all’AEA di svolgere i propri compiti in modo efficiente ed efficace, ovvero fornire informazioni tempestive, mirate, pertinenti e affidabili agli attori politici e al pubblico.
Quattro paesi sono riusciti a raggiungere un punteggio per il flusso di dati del 100%: Austria, Macedonia del Nord, Svezia e Svizzera. Il punteggio del 100% indica la fornitura tempestiva e dati di alta qualità per tutti i flussi analizzati.