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Responsabilità estesa del Produttore: riconosciuto nuovo sistema collettivo PFU

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Con un atto emanato nella scorsa settimana, il Ministero della transizione ecologica amplia il numero dei sistemi collettivi riconosciuti.  Questa volta è stato il turno dei pneumatici fuori uso (PFU).

La responsabilità estesa del produttore nel settore dei PFU

Il sistema della gestione dei PFU trova fondamento economico finanziario nel gettito costituito dal c.d. “contributo ambientale”, che consiste in un importo, destinato a finanziare le operazioni di raccolta e recupero dei PFU, variabile in base a peso e dimensioni del pneumatico, viene calcolato e aggiornato annualmente e sottoposto a controllo proprio del MITE.

Il sistema prevede che ogni acquirente di un pneumatico nuovo, paghi il contributo al momento dell’acquisto per coprire i costi di gestione di quello “fuori uso” che verrà staccato dal veicolo e sostituito.

Quanto costituito, deve andare a coprire tutte le fasi del ciclo di vita del pneumatico divenuto rifiuto (raccolta, stoccaggio, trasporto e trattamento),

A fine anno, eventuali avanzi nella gestione economica devono essere riportati nell’esercizio economico dell’anno successivo e, per una quota di almeno il 30%, destinati ad operazioni di prelievo presso i cosiddetti “stock storici”, grandi accumuli illegali di PFU formatisi prima dell’avvio di un sistema nazionale di gestione dei PFU in Italia, spesso a causa di vicende ai confini della legalità.

Il quadro dei sistemi collettivi per la gestione dei pneumatici fuori uso

Con il riconoscimento avvenuto con decreto direttoriale 25 febbraio 2021, n. 12 secondo la procedura prevista dall’articolo 4 del nuovo regolamento sugli pneumatici fuori uso di cui al Dm 19 novembre 2019, n. 182 che ha aggiornato la disciplina dei tempi e delle modalità attuative dell’obbligo di gestione degli pneumatici fuori uso che è previsto dall’articolo 228, comma 2, del Dlgs 152.2006.

Viene chiarito con il Decreto, che il Dicastero potrà sempre revocare l’autorizzazione concessa, se in seguito alle verifiche condotte esercitando i suoi poteri di vigilanza, risulti il venir meno dei requisiti e dei presupposti che hanno motivato l’approvazione.

Il MITE ha riconosciuto l’attuazione dei criteri di efficienza, efficacia, economicità e trasparenza ed è effettivamente in grado di adempiere all’obbligo di gestione degli pneumatici fuori uso su tutto il territorio nazionale, garantendo il raggiungimento degli obiettivi di raccolta come previsto dalla legge.

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