Dopo l’emergenza coronavirus, il green new deal promosso dalla Comunità europea deve essere il motore trainante della ripresa delle economie Europee. Lo afferma il World Economic Forum (WEC).
Green new deal come opportunità
Il World Economic Forum (WEC) vede il green new deal promosso dalla Comunità europea a partire dallo scorso dicembre come un’opportunità per ridisegnare un’economia sostenibile e inclusiva, rivitalizzare l’industria, preservare i sistemi vitali della biodiversità e affrontare i cambiamenti climatici.
Il WEC ritiene infatti che i pacchetti di stimolo europei daranno forma alle economie e alle società europee per i decenni a venire – dovremmo assicurarci che questi portino a un futuro più verde, più resistente e inclusivo.
I leader delle imprese e del settore stanno unendo le forze per rendere la ripresa del coronavirus, e ciò viene visto come un’opportunità per un ripristino per costruire un’economia sostenibile e inclusiva, rivitalizzando l’industria, preservando i sistemi vitali della biodiversità e aumentando la crescita economica in Europa.
Il quadro ambientale dalla prospettiva del WEC
Il 2020, dalla prospettiva del WEC, doveva essere un anno critico per affrontare i cambiamenti climatici.
Rimane ancora l’anno in cui i paesi dovranno presentare i loro piani d’azione nazionali nuovi o rivisti sul clima, un passo fondamentale verso la realizzazione dell’Accordo di Parigi. E inizia anche un decennio in cui il mondo deve ridurre le emissioni di oltre il 45% se il riscaldamento globale deve essere limitato a 1,5 gradi Celsius.
Poi è arrivata la crisi del coronavirus, lasciando i governi e le imprese in lotta per salvare mezzi di sussistenza, aziende e posti di lavoro.
Tuttavia, un numero crescente di aziende e leader del settore chiedono ora che il Green Deal europeo venga utilizzato come quadro per affrontare le esigenze economiche a breve termine con obiettivi di sostenibilità a lungo termine.
Abbiamo un’opportunità unica per costruire un’Europa più verde e più resiliente attraverso investimenti e innovazione.
Gli esperti climatici del Global Carbon Project prevedono che le emissioni di biossido di carbonio potrebbero diminuire in misura considerevole, ad un livello sconosciuto sin dal termine della Seconda guerra mondiale, in relazione al gravoso impatti che l’emergenza sanitaria ha originato sull’attività economica.
Ciò significa che la produzione di carbonio potrebbe diminuire di oltre il 5% su base annua, il che rappresenta il primo calo dopo una riduzione dell’1,4% a seguito della crisi finanziaria del 2008.
Tuttavia, quando l’attività economica riprenderà a pieno ritmo, e i Paesi e le Aziende andranno a sviluppare nuove strategie di ripresa, il WEC ritiene necessario accelerare i cambiamenti strutturali verso un’economia libera dai fossili. Il Green Deal europeo potrebbe essere l’occasione per saltare la rana in questa ambizione.
Il Green Deal europeo deve diventare la pietra angolare della ripresa della pandemia in Europa. Piuttosto che ricostruire l’economia del 20 ° secolo, l’organismo con sede a Ginevra, si ritiene sia meglio concentrarsi sulla spesa saggiamente degli stimoli e sulla preparazione dell’Europa per un futuro competitivo e inclusivo del 21 ° secolo, neutrale dal punto di vista climatico.