Formazione e Consulenza sull'Ambiente, energie rinnovabili e rifiuti

Il responsabile tecnico gestione dei rifiuti

Presentazione

Con il DM n. 120 del 2014 viene puntualizzata una nuova figura professionale, quella del Responsabile Tecnico Gestione dei rifiuti, chiarendone quelli che sono compiti, responsabilità, requisiti e relativa formazione.

Si tratta di un incarico che presenta rilevanti responsabilità, ovvero di un Professionista nel campo dei rifiuti senza il quale l’Azienda, obbligata a farlo, non può iscriversi alle pertinenti categorie dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali (ANGA): le mansioni attribuite sono quelle di svolgere azioni dirette ad assicurare la corretta organizzazione nella gestione dei rifiuti da parte dell’impresa e di vigilare sulla corretta applicazione della normativa di riferimento.

L’incarico può essere ricoperto dal legale rappresentante/titolare dell’impresa, da un dipendente o da un soggetto esterno all’organizzazione: in ogni caso, l’accesso alla professionale viene subordinato al superamento di una verifica.

La verifica per RT

L’idoneità è attestata mediante verifiche sugli argomenti previsti da Allegato C della Delibera n. 6/2017.

Sono previste:

  • una verifica iniziale della preparazione del soggetto
  • verifiche di aggiornamento con cadenza quinquennale.

Quiz delle verifiche di idoneità

I quiz per le verifiche dei responsabili tecnici subiscono costanti aggiornamenti.


Verifica iniziale

La verifica iniziale è costituita da modulo obbligatorio per tutte le categorie e da almeno un modulo specialistico.

È consentita la possibilità di partecipare nella stessa sessione di verifica a un massimo di 3 moduli.

Ogni modulo è composto da 40 domande e il tempo a disposizione per rispondere è di 60 minuti.

Saranno considerati idonei i candidati che avranno ottenuto almeno 32 punti nel modulo obbligatorio e 34 punti in quello specialistico.

Esito positivo: l’idoneità conseguita ha validità 5 anni a decorrere dalla data di superamento della verifica.
Tutti soggetti che hanno conseguito l’idoneità iniziale, anche coloro che l’hanno conseguita prima del 19 luglio 2019, possono iscriversi alle verifiche per gli ulteriori moduli specialistici mancanti, senza dover nuovamente sostenere la parte relativa al modulo obbligatorio per tutte le categorie.

N.B. Coloro che sono stati dispensati dalle verifiche di idoneità per un determinato settore di attività come previsto all’art. 2, comma 5 della delibera n.6/2017, per svolgere la funzione di responsabile tecnico in altri settori di attività devono sostenere e superare la verifica iniziale composta da modulo obbligatorio per tutte le categorie e da almeno modulo specialistico, come previsto dalla circolare n. 10 del 16 ottobre 2019.

Verifica di aggiornamento

La verifica di aggiornamento è prevista dopo 5 anni dalla data di superamento della verifica iniziale. Tale verifica può essere sostenuta a partire da un anno prima della scadenza del quinquennio. Nel caso in cui, allo scadere del quinquennio, il soggetto non abbia superato la verifica di aggiornamento relativa al modulo obbligatorio per tutte le categorie, perde il requisito dell’idoneità anche nei casi in cui sia ancora in corso di validità quinquennale l’idoneità relativa a uno o più moduli di specializzazione.

Per il superamento della prova sono richiesti almeno 28 punti nel modulo obbligatorio e 30 punti in quello specialistico.

La delibera del Comitato Nazionale dell’Albo gestori ambientali n. 9/2021 ha posticipato al 16 ottobre 2023 il termine ultimo entro il quale i Responsabili Tecnici in regime transitorio dovranno sostenere la verifica obbligatoria di aggiornamento, per poter continuare a svolgere la propria attività. Per coloro che hanno conseguito l’idoneità con la Verifica Iniziale, è possibile svolgere la verifica di aggiornamento a partire da un anno prima della scadenza dell’abilitazione.

Programma

Il Discente verrà guidato nello studio di tutti gli argomenti rilevanti per la preparazione della verifica del:

a) Modulo Base

Legislazione dei rifiuti – italiana ed europea

  • Ambiente e Unione europea, tutela dell’ambiente e gestione dei rifiuti nel trattato di Roma; Direttive UE e Disciplina Nazionale su ambiente e rifiuti; principi sulla tutela dell’ambiente nella normativa europea; principio e strategia per lo sviluppo sostenibile
  • Classificazione dei rifiuti secondo la normativa interna; gerarchia di gestione e misure di prevenzione; misure per promuovere la società del riciclaggio; il tema dei rifiuti organici; la responsabilità estesa del produttore; l’effetto serra;

Principi generali su ambiente e rifiuti (disciplina UE e nazionale)

  • Tutela dell’aria e riduzione delle emissioni in atmosfera, la prevenzione e limitazione delle emissioni in atmosfera e le prescrizioni per impianti e prevenzione emissioni in atmosfera;
  • Il ruolo dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali (ANGA) e del Comitato Nazionale (CNANGA); cos’è, come esso viene articolato, ed i riferimenti normativi (DM Ambiente n. 120/2014); funzionamento; pubblicazione dell’albo ed informazioni che è possibile reperire al suo interno (relativi alle imprese iscritte); consultazione dei dati, dove si indicano le funzioni di ricerca dei dati all’interno del sito dell’ANGA;

Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

  • I temi della sicurezza sul lavoro: quali sono le figure coinvolte in Azienda (datore di lavoro, lavoratore, responsabile del servizio prevenzione e protezione, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, preposto, medico competente
  • I criteri generali per la sicurezza e i principali obblighi cui assolvere; il medico competente e la sorveglianza sanitaria; le attribuizioni del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;
  • L’informazione, la formazione e l’addestramento alla sicurezza
  • La valutazione del rischio e i fattori di rischio sul lavoro; la valutazione rischio amianto

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