Formazione e Consulenza sull'Ambiente, energie rinnovabili e rifiuti

La gestione dei rifiuti in cantiere

In Italia la normativa in materia di impatto ambientale si applica ad opere di grande rilevanza, per le quali occorre valutare preventivamente il tipo di impatto sull’ambiente, intendendo sia l’ambiente naturale ma anche, e soprattutto, l’ambiente antropico ovvero l’impatto che queste attività possono avere sulle persone.

La normativa italiana, però, parla prevalentemente di impatto ambientale delle attività in fase di esercizio.

In altri termini la valutazione viene prevalentemente centrata sugli impatti che avrà l’opera, o l’attività, genera durante il suo funzionamento.

E’ evidente, però, che la fase di cantierizzazione delle opere, in particolare di opere edili ed infrastrutturali genera spesso impatti rilevanti sul territorio e sulla collettività.

A volte, la fase di cantiere può risultare più impattante della stessa fase di esercizio: la fase di cantierizzazione delle opere, in particolare di opere edili ed infrastrutturali genera spesso impatti rilevanti sul territorio e sulla collettività; a volte, la fase di cantiere può risultare più impattante della stessa fase di esercizio.

Al fine di prevenire e curare, eventualmente, il suddetto impatto, il Decisore pubblico subordina lo svolgimento delle attività al rilascio di autorizzazioni ambientali.

Tuttavia, il campo di applicazione delle stesse è limitato comunque a determinati oggetti, e, di riflesso, rimangono escluse tantissime opere che hanno delle fasi di cantierizzazioni importanti e che non hanno l’obbligo normativo di soggiacere alla valutazione d’impatto ambientale, come il classico cantiere edile una palazzina, o di un edificio, o di un pezzo di strada, di un’opera di urbanizzazione, che hanno comunque un impatto significativo sul territorio e sulla collettività anche quando sono relativi ad opere non soggette a valutazione di impatto ambientale ai sensi della normativa nazionale o regionale.

I soggetti chiamati a contenere l’impatto ambientale dei cantieri

Quali sono i soggetti attivi e passivi a riguardo della produzione di documenti che attengono l’impatto ambientale per le attività di cantiere? E chi verifica il rispetto dei requisiti fissati dai primi?

A riguardo dei soggetti attivi e passivi per l’analisi degli impatti ambientali nei cantieri, sono coinvolti:

  •  Soggetti che impongono gli studi di impatto ambientale per le attività di cantiere: sono, di norma, le stazioni appaltanti (enti pubblici o di natura pubblica, enti gestori di infrastrutture o servizi) o amministrazioni pubbliche delegate al controllo (più spesso enti locali).
  •  Soggetti obbligati alla produzione degli studi di impatto ambientale: sono, di norma, le imprese esecutrici, i general contractors, anche attraverso le società di ingegneria di riferimento
  • Soggetti delegati alla verifica degli studi di impatto, alla valutazione di impatto e al giudizio di compatibilità ambientale: sono, di norma, gli enti pubblici, con il supporto tecnico delle agenzie ambientali e dei propri servizi tecnici

Quali sono i fattori che incidono sull’impatto ambientale delle attività di cantiere?

Il cantiere edile è una attività complessa, in quanto si compone di una molteplicità di attività, svolte su uno spazio spesso limitato, ma distribuite variamente nel tempo. I suoi impatti dipendono da diversi fattori:

  • Tipologia delle lavorazioni
  • Distribuzione temporale delle lavorazioni
  • Tecnologie e attrezzature impiegate
  • Localizzazione del cantiere
  • Presenza di recettori sensibili
  • Approvvigionamenti
  • Viabilità
  • Trasporti

Quali sono le matrici ambientali interessate dal cantiere?

Il cantiere edile impatta su quasi tutte le componenti ambientali e gli impatti sono generalmente negativi. In altre parole, è difficile che la realizzazione e messa in esercizio di un cantiere edile porta ad un miglioramento della condizione ambientale, fatti salvi casi particolari e componenti ambientali specifiche (ad esempio, un cantiere che interrompe la viabilità per un periodo prolungato di tempo potrebbe migliorare la qualità di aria nel tratto di strada che viene precluso al traffico o abbattere i livelli acustici di quella strada). Le matrici interessate sono diverse:

  • Rumore
  • Acque
  • Polveri
  • Suolo
  • Vegetazione
  • Traffico
  • Produzione dei rifiuti

Il programma

Il programma di studio viene articolato come segue:

  1. La fotografia della situazione attuale
  2. Elementi di diritto della gestione dei rifiuti
  3. La normativa comunitaria sulla gestione dei rifiuti
  4. La normativa interna sulla gestione dei rifiuti
  5. La classificazione dei rifiuti come pericolosi
  6. Le caratteristiche di pericolo
  7. La gestione dei rifiuti in cantiere
  8. L’attività di campionamento
  9. La classificazione del rifiuto per la chiusura del ciclo di vita
  10. Il responsabile tecnico per la gestione dei rifiuti
  11. La delimitazione della nozione di rifiuto
  12. La bonifica dei siti contaminati da amianto
  13. Caratteristiche ed usi delle fibre di amianto
  14. Gli effetti dell’amianto sulla salute dell’uomo
  15. Le tecniche di bonifica

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